La ricostruzione tra arte, cultura e tradizioni

L'Aquila e San Bernardino da Siena, suo Compatrono e Protettore

San Bernardino è il Compatrono, insieme a S. Massimo d'Aveja e Celestino V, della città di L'Aquila, gli aquilani gli eressero la Basilica omonima, emblema non solo dell'amore contraccambiato del popolo verso il Santo, ma oltremodo è divenuta simbolo, con le tante ricostruzioni, della resilienza verso le vicissitudini e le dure prove che gli abitanti e il capoluogo d'Abruzzo hanno dovuto fronteggiare nei secoli, ogni volta rinascendo più forti, come la fenice dalle proprie ceneri

E’ il "Compatrono” della Città, nonostante venisse da Siena: spartisce il titolo di difensore e protettore dell’Aquila, con altri due grandi "campioni" della Chiesa Cattolica, San Massimo D’Aveja e Celestino V, ma senza dubbio la sua popolarità è grandissima e travalica, non di poco, dalle mura aquilane. E pensare che solo nella parte finale della sua vita San Bernardino ebbe rapporti con L’Aquila: vi arrivò per pacificare due fazioni in guerra e, dice la leggenda, che ci riuscì, non subito, ma dopo morto, dal momento che sino alla firma della pace il Sepolcro del Santo continuò a sanguinare. Insomma, l’amore degli aquilani per San Bernardino è davvero forte, si potrebbe dire, viscerale: il 20 maggio, data della Sua ricorrenza, è festa grande, come nei giorni che la precedono, e per ricordarlo la festa prevede un pellegrinaggio verso il Sepolcro del Santo, insieme ad una successiva processione per le vie del Centro Storico. Ma è nella Basilica di San Bernardino che ci sarà il clou della ricorrenza: intanto perché è bellissima, davvero mozzafiato, e poi perché ha sopportato, con qualche danno sempre prontamente riparato, i segni dei terribili terremoti ed è proprio alla sua resistenza, oggi si direbbe "resilienza”, che gli aquilani si rivolgono, alle spoglie del Santo che sono custodite nel Mausoleo interno, per essere protetti dai frequenti sismi e dalle difficoltà. La Festa, un tempo prettamente religiosa, si sta un po’ aprendo al secolo e quindi una fiera, musica, cibo, gente, da ogni parte della città e della provincia per celebrare un Santo, non strettamente dell’Aquila, ma che c’è diventato a furor di popolo. Il Movimento "Santo Subito”, che qualcuno nell’età contemporanea pensava fosse stato coniato per Papa Giovanni Paolo II, ha avuto una applicazione prodroma proprio per San Bernardino da Siena: dalla sua morte sono passati solo sei anni prima dell’elevazione del santo toscano agli onori degli altari e tutto questo sulla spinta della popolazione aquilana, che aveva visto in lui un vero sostenitore della fede cattolica. Ormai manca pochissimo al Maggio, alla Festa che è l’anticipo dell’estate e per questo ancor più bella: il Comitato che si interessa di mettere in essere la Celebrazione è già all’opera perché il Santo Bernardino si possa ricordare degnamente nella "sua” splendida chiesa e città.

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