
Maccheroni, verze e molto altro per la Quaresima
E' tempo di Quaresima a L'Aquila, nel cuore dell'Abruzzo, dove ancora oggi anche a tavola si rispetta la tradizione culinaria tipica della preparazione per la Pasqua
La fede cattolica, pur con qualche incrinatura recente, in Abruzzo e a L’Aquila, è rimasta salda anche nelle sue espressioni formali. Come durante la Quaresima, che per i cattolici è il periodo del rinnovamento e dell’astinenza dal mangiare carne.
La tradizione culinaria aquilana si è subito indirizzata, nel rispetto canonico, verso pesce e verdure. E se per il baccalà, lo stoccafisso e le alici non si conosce sosta, durante i quaranta giorni che precedono la pasqua ecco che sulle tavole degli aquilani arrivano cipolle, verza, patate, cicoria, alici. E tanta, tanta pasta, una necessità che una volta era soddisfatta dai pastifici regionali, oggi di molto ridotti come quantità e produzione.
E della tradizione sono le "volarelle”, da servire in
brodo, un piatto tipico delle feste di Natale ma per come va il mondo, anche
per la Quaresima. Oppure i maccheroni alla chitarra, probabilmente il più
famoso dei formati abruzzesi, la cui variazione, maccheroni alla pecorara non
serve nemmeno spiegare tanto è lampante.